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mercoledì 20 marzo 2013

Liquidità e professioni: i progetti dei Confidi


Collaborazione con le Casse previdenziali e nuove strategie di garanzia

Credito e difficoltà - Non solo le imprese hanno difficoltà ad accedere al credito. Questa infatti è una problematica che incontrano anche gli studi professionali di medie e piccole dimensioni, tant’è che il fenomeno inizia ad assumere la fisionomia di una vera e propria emergenza. Il circuito produttivo italiano è costituito da realtà professionali che danno un apporto incisivo alla crescita; con la crisi però questi soggetti hanno subito una battuta d’arresto per quel che concerne la liquidità, pagandone le conseguenze in termini di crescita e sviluppo. A ciò va quindi ad aggiungersi il fatto che le banche stanno iniziando a restringere le possibilità d’accesso al credito, determinando un diffuso soffocamento di piccoli e medi studi appartenenti alle diverse aree professionali, da quella sanitaria a quella tecnica, dalle professioni economiche a quelle giuridiche.

L’incontro dei due Confidi - Proprio al fine di illustrare la situazione incorso, caratterizzata da una forte recessione e dall’irrigidimento delle condizioni creditizie, il 12 marzo si sono riuniti i più importanti istituti fondiari del circuito professionale, Fidiprof Nord e Fidiprof Centro Sud, che hanno tenuto il consueto Consiglio di amministrazione. Del corso dell’incontro si è determinata la volontà di proseguire il progetto di sviluppo e incremento dei confidi dei liberi professionisti, individuando altresì le strategie di intervento al fine di smorzare la stretta creditizia e sbloccare la liquidità della quale i piccoli e medi studi hanno bisogno. I due Confidi, che fanno riferimento alla Conferenza delle libere professioni italiane, hanno manifestato la volontà di ampliare la base patrimoniale incrementando quindi l’adesione di nuovi soci professionisti ai Consorzi di garanzia. A tal proposito, le regioni del nord che si sono dimostrate più attive sono state Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte; nel centro-sud invece si è riscontrata la viva partecipazione di Puglia, Toscana e Campania. In ogni caso, per entrambe le aree geografiche, le categorie che hanno risposto meglio sono state quelle dell’area sanitaria, seguite da quelle economiche e lavoristiche.

Le prestazioni di garanzia
 – L’attività svolta dai due Confidi ha portato anche allo sviluppo di nuovi progetti diretti a dar vita a prestazioni di garanzia a favore dei professionisti. In ragione di ciò, sono state istituite delle corsie preferenziali per le Casse di previdenza delle diverse categorie, con le quali i Confidi hanno intenzione di stringere una costruttiva alleanza. Lo scopo di una simile cooperazione è quello di sostenere gli iscritti alle Casse proprio avvalendosi dell’adesione a Fidiprof Nord e Fidiprof Centro Sud. Tali sono quindi le ulteriori novità venute a galla dal recente Consiglio di amministrazione, dal quale peraltro emerge che già una delle Casse professionali ha deliberato l’adesione al progetto. Un’altra “delle novità emerse dai Cda riguarda poi il rafforzamento della struttura operativa dei due Confidi. I board di Fidiprof hanno infatti deciso di avviare un articolato piano formativo che coinvolge i dipendenti delle associazioni aderenti al sistema confederale in materia di Testo unico bancario, ma anche alle opportunità date alle associazioni nella promozione dei Confidi e del credito ai professionisti”, conclude Confprofessioni.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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