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giovedì 4 aprile 2013

Redditometro: pianificazione dei controlli


Per il 2013 in arrivo poche verifiche ma mirate

Premessa – Secondo la direttiva sui controlli del 2013 della Guardia di Finanza, il redditometro dovrà essere utilizzato nei confronti di contribuenti che utilizzano determinati beni a prescindere dalla proprietà. I controlli hanno come obiettivo la verifica di un elevato imponibile nei confronti di “pochi” contribuenti.

Azione della Guardia di Finanzia - In attesa della circolare esplicativa sul funzionamento del nuovo redditometro prende forma l’azione che l’Amministrazione Finanziaria ha intenzione di svolgere utilizzando tale strumento accertativo. Stando alle ultime direttive del Fisco, gli accertamenti fondati sulla ricostruzione sintetica del reddito complessivo dovrebbero garantire la massima efficacia dissuasiva, mediante un’accurata analisi di rischio che consenta di individuare solo le posizioni caratterizzate da una rilevante discrasia, in termini assoluti, tra il reddito complessivo dichiarato e quello determinabile sinteticamente.

Piano straordinario 
- Il condizionale è d’obbligo, atteso che la stessa Agenzia delle Entrate ammetta come i risultati del piano straordinario previsto per il triennio 2009-2011 confliggano con detto obiettivo, atteso che se da un lato lo stesso ha consentito di incrementare i controlli portandoli nel 2011 a circa 36 mila (risultato numerico preso a base per la fissazione dell’obiettivo 2012), dall’altro va evidenziato che al detto incremento numerico registrato nel triennio 2009-2011 ha solo in parte corrisposto il netto miglioramento qualitativo, auspicato nelle circolari n. 13/E del 2009, n. 20/E del 2010 e n. 21/E del 2011.

Miglioramento qualitativo – Il miglioramento qualitativo degli accertamenti effettuati si ottiene obbligatoriamente mediante un controllo finalizzato all'acquisizione di elementi necessari per la determinazione sintetica del reddito. L’attività di controllo deve quindi riguardare l’acquisizione dei dati relativi al possesso dei beni o servizi oggetto della tabella ministeriale, nonché di altri beni i quali, ancorché non tabellari, esprimono con sufficiente certezza un correlato livello di capacità contributiva. I controlli effettuati dalla Guardia di Finanza potranno essere utili a riscontrare che un determinato soggetto sia utilizzatore di determinati beni a prescindere che ne sia anche il proprietario.

Strumento informatico - L’azione di controllo è ovviamente sensibilmente influenzata dallo strumento informatico, la cui vocazione, per un’operatività del genere, è essenzialmente quella di razionalizzare la raccolta dei dati e degli elementi, successivamente oggetto di “incrocio” con la base informativa dell’Anagrafe tributaria. Le basi del redditometro, infatti, sono radicate sulla capacità di mantenimento dei beni utilizzati dal contribuente, unitamente a quanto effettivamente speso dallo stesso nel periodo d'imposta. In tale ottica, dunque, i dati rilevati in sede di controllo dalla GdF saranno integrati con tutto ciò che risulta “nell'anagrafe” di quel contribuente al fine di poter riscontrare se quanto dichiarato sia compatibile con il tenore di vita emerso.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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