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lunedì 13 febbraio 2012

Dati catastali in dichiarazione per il 36%

 Arianna ZENI
Al fine di poter beneficiare della detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, in luogo della comunicazione di inizio lavori che doveva essere inviata al Centro Operativo di Pescara per i lavori avviati entro il 13 maggio 2011, il contribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo (ad esempio, contratto di affitto), se i lavori sono effettuati dal detentore, nonché gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione.
L’adempimento si è reso necessario in seguito alla soppressione della citata comunicazione preventiva ad opera dell’art. 7, comma 2, lett. q) del DL 70 del 13 maggio 2011 (conv. L. 106/2011), nella quale venivano indicati i dati catastali o la richiesta di accatastamento dell’immobile.
Nel modello UNICO 2012 PF, definitivamente approvato con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 gennaio 2012, tali dati devono essere esposti nel quadro RP, sezione III-B, righi da RP51 a RP54.

Dati delle locazioni e richieste di accatastamento
Come precisato dalle istruzioni di UNICO 2012 PF, la nuova sezione III-B del modello UNICO 2012 PF deve essere compilata in relazione ai lavori iniziati nel 2011.
I righi da RP51 a RP53 devono contenere i dati catastali identificativi dell’immobile. In particolare, nella colonna 1 “N. d’ordine immobile” deve essere riportato il numero progressivo identificativo dell’immobile oggetto degli interventi di recupero (si tratta del numero indicato nella colonna 10 della Sezione III-A del quadro RP), nella colonna 3 deve essere indicato il codice catastale del Comune ove è situato l’immobile, nella colonna 4 deve essere iscritta la lettera “T” se l’immobile è censito nel catasto terreni, oppure la lettera “U” se l’immobile è censito nel catasto edilizio urbano, mentre nella colonna 5 deve essere indicato “I” se si tratta di immobile intero (particella o unità immobiliare), oppure “P” se si tratta di porzione di immobile. Devono essere riportate, inoltre, quando presenti, le lettere o i numeri indicati nel documento catastale che identificano la “Sezione urbana” o il “Comune catastale” (col. 6), il numero di foglio (col. 7), il numero di particella (col. 8) e, se presente, il numero di subalterno indicati nel documento catastale (col. 9).
La colonna 2 “C.O. Pescara/Condominio”, invece, deve essere barrata in due casi:
- se gli interventi sono iniziati prima del 14 maggio 2011 (data di entrata in vigore del DL 70/2011 che ha soppresso l’obbligo di inviare la comunicazione preventiva). Barrando la casella il contribuente dichiara di aver inviato la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara e, pertanto, le altre colonne relative ai dati catastali dell’immobile non devono essere compilate;
- se sono stati effettuati interventi su parti comuni condominiali successivamente al 14 maggio 2011. Barrando la casella, i singoli condomini dichiarano che la spesa riportata nella sezione III-A del quadro RP si riferisce ad interventi effettuati su parti comuni condominiali. In tal caso, nella colonna 3 della sezione III-A deve essere riportato il codice fiscale del condominio, mentre non devono essere compilate le successive colonne dei righi RP51 e RP53, relative ai dati catastali dell’immobile. Tali dati, infatti, sono indicati dall’amministratore di condominio nel quadro AC della propria dichiarazione dei redditi.
Altri elementi identificativi dell’immobile devono essere altresì indicati nel rigo RP54. In particolare, devono essere inseriti gli estremi di registrazione del contratto di locazione o di comodato nel caso in cui i lavori siano effettuati dal conduttore o comodatario (colonne da 3 a 6), oppure gli estremi della domanda di accatastamento se al momento di presentazione della dichiarazione l’immobile non è ancora stato censito (colonne da 7 a 9).
Nel primo caso, gli estremi di registrazione del contratto di locazione o di comodato possono essere ricavati dal contratto di locazione o di comodato registrato presso l’Ufficio, oppure dalla ricevuta rilasciata dai servizi telematici nel caso di registrazione tramite SIRIA.
Se al momento di presentazione della dichiarazione l’immobile non è ancora stato censito, invece, nel modello di dichiarazione devono essere riportati gli estremi della domanda di accatastamento.

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