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venerdì 24 gennaio 2014

Professionisti. Contributi compensabili con i crediti IRPEF

Via libera al D.M. che consente ai professionisti di compensare i contributi con le imposte in maniera unitaria

Premessa – Compensare i contributi con i crediti IRPEF: si può! D’ora in poi per i professionisti sarà più semplice procedere al versamento unitario, con eventuale compensazione, delle imposte, dei contributi previdenziali e assistenziali. La semplificazione, che deriva dal recente Decreto Ministeriale del MEF (10 gennaio 2014), riguarda tutti gli iscritti agli enti di previdenza privatizzati (consulenti del lavoro, ragionieri, dottori commercialisti, avvocati geometri, notai, ecc.) e privati (psicologi, periti industriali, infermieri geologi, ecc.). Ad affermarlo è stata direttamente la Presidente del CNO dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, la quale è intervenuta in un incontro con la stampa specializzata.

D.M. 10 gennaio 2014 – Il Decreto Ministeriale, composto da un mono articolo, elenca tutti gli Enti previdenziali per i quali è stata estesa l’applicazione del sistema dei versamenti unitari e della compensazione. Gli Enti e le Casse interessate sono: Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense; Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (CNPADC); Cassa nazionale di previdenza e assistenza geometri (CNPAG); Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti (INARCASSA); Cassa nazionale del notariato; Cassa nazionale di previdenza e assistenza ragionieri e periti commerciali (CNPADC); Ente nazionale di assistenza per i rappresentanti di commercio (Fondazione ENASARCO); Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro (ENPACL); Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM); Ente nazionale di previdenza e assistenza dei farmacisti (ENPAF); Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari (ENPAV); Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura (ENPAIA); Fondo agenti spedizionieri e corrieri (FASC); Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI); Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani (ONAOSI); Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale (EPAP); Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI); Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei biologi (ENPAB); Ente nazionale di previdenza e assistenza degli psicologi (ENPAP); Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (ENPAPI).

La semplificazione – La semplificazione non è di poco conto, visto che il professionista se deve versare per esempio un contributo previdenziale di 4.000 euro alla propria cassa di appartenenza potrà compensare l’importo dovuto con un eventuale credito IRPEF (o IVA o altra imposta o contributo pagabile mediante F24). La presidente dei Consulenti del Lavoro ha anche sottolineato come tale semplificazione sia già operativa in alcune casse privatizzate come l’INPGI e la Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti, le quali hanno già emanato i relativi Decreti Interministeriali per recepire la novità in commento. Per quanto riguarda, invece, tutti gli altri enti di previdenza il ministero del Lavoro ha pensato bene di emanare un unico D.I che permetta di allinearsi alle disposizioni regolamentari e statutarie specifiche dei singoli enti. Ciò al fine di realizzare un'economia degli atti e dei tempi dei percorsi burocratici, in un'ottica di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa. Al riguardo, si rammenta che il pagamento dei contributi tramite F24 può avvenire anche attraverso il servizio telematico “home banking”. Ne deriva che, sempre in modalità telematica, si possono pagare sia il contributo soggettivo sia quello integrativo, le relative sanzioni per tardivo/omesso pagamento e gli interessi della dilazione.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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