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venerdì 10 gennaio 2014

Mini Imu alle porte, tutti i calcoli da fare

di Antonella Donati

Il pagamento della mini Imu è alle porte. Alla cassa tutti i residenti nei comuni che hanno previsto sulla prima casa un'aliquota più elevata del 4%. Ecco i passi da fare prima di andare alla cassa.
L'aliquota del comune - La prima verifica riguarda l'eventuale rialzo dell'aliquota stabilita dal comune. Occorre, quindi consultare il sito per trovare il livello di imposta stabilito per il 2013. E' su questo, infatti, che si debbono effettuare i conteggio. Nel caso in cui questo non fosse stato modificato rispetto all'anno precedente occorrerebbe controllare le delibere del 2012.
Gli immobili interessati -Ad essere interessati al pagamento della differenza sono tutti coloro che hanno usufruito dell'esenzione dal pagamento dell'Imu prevista dai due decreti dello scorso anno. Ad essere chiamati alla cassa, dunque, sono anche gli assegnatari della ex casa coniugale, gli appartenenti alle forze dell'ordine, i soci assegnatari di case in cooperativa, coloro che possiedono terreni agricoli e immobili rurali strumentali. Nello stabilire gli obblighi di pagamento, infatti, il decreto fa riferimento alle categorie di immobili per i quali, nello stesso decreto, è stata stabilita l'esenzione dal pagamento della seconda rata. Escluse dal pagamento della mini Imu le case assimilate dai comuni a prima casa in quanto non richiamate espressamente dal testo del decreto. Si tratta degli immobili dei residenti all'estero, delle case degli anziani in casa di cura, delle abitazioni date in comodato ai parenti in linea retta. Poichè l'esenzione in questo caso è frutto di un'autonoma scelta del comune, non ci sono imposte da recuperare.
La differenza dovuta - Secondo il testo del decreto che ieri ha avuto il primo via libera dal Senato, va pagato il 40% della differenza tra l'Imu dovuta con l'aliquota base dello 0,4% e quella che si sarebbe invece dovuta pagare con l'aliquota stabilita dal comune. Trattandosi di prima casa vanno tenute presenti anche le detrazioni in cifra fissa, 200 euro, e quelle di 50 euro per eventuali figli di età inferiore ai 26 anni. Il calcolo che dovrà essere effettuato singolarmente da ciascun proprietario in riferimento alla quota di immobile posseduto è il seguente:
1. determinare l’importo dell’Imu dovuta sulla base dell’aliquota di legge, ossia dello 0,4%, al netto delle detrazioni di 200 e 50 euro per figlio eventualmente spettanti per la prima casa;
2. determinare l’importo dell’Imu dovuta sulla base dell’aliquota stabilita dal Comune, al netto delle detrazioni spettanti;
3. sottrarre dalla somma calcolata al punto 2 l’importo determinato al punto 1;
4. calcolare il 40% dell’importo ricavato al punto 3. Questa somma corrisponde alla cifra da versare.
L'importo minimo -Per legge in caso di Imu non sono dovuti pagamenti per gli importi inferiori ai 12 euro. Dopo aver effettuato i conteggi, quindi, occorrerà verificare se si è al di sotto della soglia minima e cosa eventualmente prevede il comune in materia. Il pagamento va fatto tramite modello F24, oppure con gli eventuali bollettini postali precompilati, se inviati dai comuni.
(10 gennaio 2014)

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