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martedì 19 febbraio 2013

Bonus ristrutturazione: scelte sulla convenienza


Con il passaggio al 36% dal 1° luglio e la scomparsa del 55%, diventano importanti le valutazioni nella scelta della detrazione

I bonus ristrutturazione - Vi sono ancora pochi mesi per poter usufruire della maggiore quota di detrazione Irpef per gli interventi relativi alle ristrutturazioni edilizie che con il D.L. 83/2012 era passata dal 36% al 50%. Ricordiamo che per il periodo d’imposta 2012, per le spese sostenute a partire dal 26 giugno e fino al termine del periodo d’imposta, vi è una detrazione del 50%, per un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro, al netto delle spese già sostenute alla predetta data, comunque nei limiti di 48.000 euro, per le quali resta ferma la detrazione del 36%. Per il periodo d’imposta 2013 invece, si ha una detrazione del 50% per le spese sostenute dall’inizio del periodo d’imposta e fino al 30 giugno prossimo, per un ammontare massimo di 96.000 euro, tenendo conto in caso di mera prosecuzione dei lavori, delle spese sostenute negli anni precedenti. Dal 1° luglio si ha il ritorno alla detrazione del 36%, per un ammontare massimo di 48.000 euro.

L’effettuazione dei bonifici - Per i lavori di ristrutturazione edilizia “ecologici” effettuati fino al 30 giugno 2013, si può scegliere tra la detrazione del 55% che terminerà proprio in tale data, e la detrazione del 50% che terminerà anche’essa in tale data, e proseguirà con una percentuale minore, ovvero quella del 36%. Con riferimento al pagamento delle spese tramite bonifico, se entro il 30 giugno non si riuscirà ad effettuare tutti i pagamenti (ad esempio per la detrazione del 55%), dato che non è possibile passare per uno stesso intervento da una detrazione all’altra (es. dal 55% al 36%) si potrebbe perdere la detrazione, quindi bisognerà fare un calcolo e decidere se usufruire o meno alla detrazione del 50% fino al 30 giugno, e successivamente del 36%.

Procedure diverse – Gli sconti fiscali del 36% e del 55%, oltre naturalmente alle percentuali e ai limiti di spesa diversi, hanno delle procedure diverse di accesso, in particolare la procedura del 36%-50% non richiede l’asseverazione del tecnico, oppure l’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e l’invio all’Enea. L’agevolazione del 55% è prevista ad esempio per i pannelli solari, per le caldaie di condensazione, per le pompe di calore ad alta efficienza, per gli impianti geotermici e gli scaldacqua, per le pareti isolanti, per le finestre comprensive di infissi, e alla riqualificazione energetica dell’edificio. La detrazione del 50% (36% dal primo luglio prossimo) agevola invece tutte le opere che sono finalizzate al conseguimento di risparmi energetici fino a un importo di spesa per ogni unità immobiliare di 96.000 euro (importo che scenderà a 48.000 euro dal primo luglio prossimo).

Decisivo il bonifico - 
Considerando i pochi mesi che rimangono per usufruire della maggiore detrazione relativamente alle ristrutturazioni, ma anche relativamente al risparmio energetico con la detrazione del 55%, bisognerà cosi fare i conti con i bonifici che si dovranno effettuare entro il 30 giugno prossimo. La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione fiscale per i medesimi interventi previsti dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico. Pertanto, nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni previste per il risparmio energetico, che in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio fiscale, rispettando gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna di esse.

La prosecuzione dei lavori - I lavori possono anche consistere nella prosecuzione degli stessi iniziati in anni precedenti, in tal caso per il calcolo del limite massimo delle spese ammesse, si tiene conto anche delle spese sostenute negli anni precedenti. Se ad esempio per una stessa abitazione, e nello stesso anno si proseguono interventi iniziati in anni precedenti, e si inizia anche un nuovo intervento, il tetto massimo (per il 2013) non può superare i 96.000 euro. Per il 2013 spetta la detrazione del 50% fino al 30 giugno 2013 per un ammontare massimo di 96.000 euro, tenendo conto, in caso di prosecuzione delle spese sostenute negli anni precedenti.

Limite di spesa
 - Se al 30 giugno 2013 sono state sostenute spese per un ammontare pari o superiore a 48.000 euro, le ulteriori spese sostenute nel periodo d’imposta non consentiranno alcuna detrazione del 36%. Se però non vi è una mera prosecuzione dell’intervento, per il secondo semestre 2013 si ha un tetto di spesa di 48.000 euro per il nuovo intervento. Tuttavia non si può superare il limite annuale dei 96.000 euro per lo stesso immobile. Ad esempio se a marzo vengono pagati 90.000 mila euro per dei lavori, e a ottobre viene effettuato un’altro bonifico di 10.000 euro relativo a un'altra opera sulla stessa abitazione, sul primo pagamento opererà la detrazione del 50% (limite dei 96.000 euro), per il secondo pagamento opererà la detrazione del 36% su sei mila euro. In questo caso vengono persi 4.000 euro perché viene superato (90.000 + 10.000) il limite annuale per singolo immobile.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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