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giovedì 17 ottobre 2013

Legge di stabilità: i provvedimenti fiscali

Riduzione del cuneo fiscale e proroga per i bonus dell’edilizia

Premessa – “La Legge di Stabilità prevede interventi per 27,3 miliardi di euro nel triennio 2014-2016, di cui 11,6 nel solo 2014”. È quanto si legge nel comunicato della presidenza del Consiglio al termine del Cdm di martedì sera che ha approvato la Legge di stabilità. Ecco gli interventi di carattere fiscale previsti per la legge di stabilità per il 2014 in sintesi. Una manovra di 11,6 miliardi per il prossimo anno così suddivisi.

Riduzione cuneo fiscale - Nel 2014 si avvia un primo taglio delle tasse per le imprese e i lavoratori. Per l’abbattimento del cosiddetto cuneo fiscale le risorse non sono molte, ma come per tutte le altre misure potranno essere rimpinguate nel corso dell’esame parlamentare, anche in funzione del gettito atteso dai provvedimenti. Sul piatto, per ora, ci sono 11,6 miliardi in tre anni, 5 per i lavoratori, 5,6 per le imprese. Nel 2014 lo sgravio sulle buste paga, concentrato sui redditi più bassi, sarà di un miliardo e mezzo di euro e la sua articolazione sarà decisa dal governo con il Parlamento e le parti sociali. Per le imprese, invece, ci sarà una riduzione dell’Irap sulla componente relativa al costo del lavoro (400 milioni di sgravio nel 2014) e un taglio (da un miliardo) dei contributi sociali.

Detrazione Irpef – La riduzione dell’Iperf in busta paga passa però attraverso una sforbiciata delle detrazioni: se entro il 31 gennaio 2014 non saranno stati adottati provvedimenti per razionalizzare le detrazioni per oneri sostenuti, scatterà un doppio taglio. Le detrazioni passeranno dal 19 al 18% già per il 2013 per poi scendere al 17% per il 2014.

Compensazioni Irpef/Ires - Sempre in materia di imposte dirette, ma per categorie di contribuenti in genere più “ricche”, il disegno di legge mette un nuovo filtro alle compensazioni fra crediti e debiti fiscali: quando gli importi superano i 15.000 euro, la compensazione avrà bisogno del visto di conformità, con un meccanismo analogo a quello introdotto dal 2010 per l'Iva.

Salta l’Imu prima casa, arriva la Trise - La nuova Service tax, che scatta dal 2014, si chiamerà Trise e assorbirà Imu, Tares e Tarsu. La quota sui servizi indivisibili (Tasi) vale l’1 per mille della base imponibile Imu (o 1 euro a metro quadro a scelta dei comuni), mentre la quota rifiuti (Tari) dovrà coprire i costi del servizio.

Incentivi per le imprese - Per le imprese scatta la possibilità di una nuova rivalutazione dei beni aziendali e delle partecipazioni, mentre alle banche e agli altri intermediari finanziari viene concessa la facoltà, dall’anno prossimo, di ammortizzare le svalutazioni dei crediti non più esigibili. Confermato il potenziamento dell’Ace, l’aiuto alla capitalizzazione delle imprese, la cui aliquota salirà dal 3 al 4,5%, e al 6% nel 2015.

Bonus ristrutturazioni - Con un intervento dell’ultim’ora nella legge di stabilità 2014, il governo ha prorogato per altri 12 mesi i bonus per ristrutturazioni e riqualificazioni nell’edilizia. Come annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Lupi, il risultato degli incentivi è stato così positivo da spingere l’esecutivo a confermare ulteriori dodici mesi di detrazioni sugli interventi domestici. Nello specifico, tutto resta com’è, dunque, ma la validità viene prorogata fino al 31.12.2014. Al solito, le detrazioni restano del 65% per interventi volti a migliorare il risparmio energetico dell’edificio e del 50% per le normali ristrutturazioni, con possibilità, in connessione, di appoggiarsi anche al bonus mobili ed elettrodomestici.

Bollo su estratti conto – Infine le modiche alla tassazione delle rendite finanziarie prevedono l'aumento dall'1,5 al 2 per mille dell'imposta di bollo sulle comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari. Sono compresi i depositi bancari e postali (i cosiddetti conti deposito), anche se rappresentati da certificati.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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