DATI DI CONTATTO:

E-MAIL: martufi.p@gmail.com
TEL. 06 5201169 (per appuntamenti)
FAX 06 233213554
Via Berna n.3 - 00144 Roma



mercoledì 5 dicembre 2012

Redditometro e Redditest


A differenza dello strumento di autodiagnosi, il nuovo strumento accertativo potrà solo determinare il maggior reddito nei confronti di una persona fisica
EUTEKNE: Alessandro BORGOGLIO
Il nuovo strumento di autodiagnosi della coerenza reddituale elaborato dall’Agenzia delle Entrate consente di verificare la congruità del reddito dichiarato dal nucleo familiare rispetto alle spese sostenute dai suoi membri. L’accertamento redditometrico, però, così come quello “vecchio” utilizzabile sino all’anno d’imposta 2008, non potrà operare nei confronti della famiglia, ma potrà soltanto determinare il maggior reddito accertabile nei confronti di un una persona fisica.
La precedente considerazione discende dall’impostazione tradizionale del nostro ordinamento tributario, che è informato al criterio della tassazione individuale. Nel sistema vigente, cioè, l’unità impositiva è la persona fisica e non il nucleo familiare composto da una pluralità di persone fisiche. Non a caso, l’art. 2 del TUIR stabilisce che sono soggetti passivi dell’IRPEF le persone fisiche residenti e non residenti nel territorio dello Stato.
Non sono mancati nel corso degli anni dibattiti ed interventi a favore della tassazione familiare. In particolare, negli ultimi anni si è iniziato a parlare di quoziente familiare e di splitting, ovvero di criteri di suddivisione del reddito complessivo familiare, ma nulla in tal senso è stato poi fatto. Né sarebbe cambiato qualcosa se fosse stata esercitata la delega prevista dalla legge n. 80 del 2003, con cui si è tentato di trasformare l’IRPEF in IRE. Qualora la delega fosse stata esercitata, sarebbe comunque rimasto in vita l’attuale principio della personalitàdell’imposta, in base al quale l’imposta sul reddito personale si applica sull’insieme dei redditi, sotto qualsiasi forma posseduti, a disposizione del soggetto passivo, da lui prodotti o comunque a lui imputabili.
È per siffatte ragioni che l’accertamento dei redditi (escludendo ovviamente i soggetti IRES) non può che avvenire sulla base dell’unità impositiva considerata come persona fisica. Non sarebbe possibile, cioè, alcun accertamento di sorta a carico di un ipotetico nucleo familiare. Da qui, le difficoltà applicative del Redditest ed anche del nuovo redditometro, se quest’ultimo sarà impostato come il primo. Il Redditest, infatti, consente di verificare lacoerenza del nucleo familiare, ma non è chiaro che cosa succeda se l’ormai famosa luce dell’esito finale diviene rossa. Per esempio, considerando una famiglia tipo, con due coniugi produttori di reddito e due figli a carico, se il Redditest del nucleo familiare fornisce luce rossa, verso quale dei due coniugi si indirizzeranno le attenzioni del Fisco? Ed in base a quale criterio? Al momento non vi è risposta.
Se il redditometro ricalcherà l’impostazione del Redditest, allora sarà fondamentale determinare correttamente il meccanismo attraverso il quale l’incoerenza del reddito familiare si tramuterà in accertamento nei confronti della singola persona fisica che compone il nucleo familiare. Il problema, cioè, sarà trovare un sistema mediante il quale, dato il reddito complessivo familiare accertabile, si possa pervenire a quello “fondatamente” attribuibile al singolo individuo sottoposto ad accertamento redditometrico.
Se ciò avverrà in contraddittorio con il contribuente sarà forse possibile evitare icontenziosi, che già oggi si verificano per le stesse ragioni con il vecchio strumento che normativamente prescinde da qualsivoglia rilevanza del nucleo familiare, anche se poi la prassi amministrativa ne ha imposto la considerazione (con la circolare 49/2007 è stato affermato, infatti, che “è opportuno [...] valutare la complessiva posizione reddituale dei componenti il nucleo familiare essendo evidente come, frequentemente, gli elementi indicativi di capacità contributiva rilevanti ai fini dell’accertamento sintetico possano trovare giustificazione nei redditi degli altri componenti il nucleo familiare”).
Situazioni diverse a seconda del meccanismo insito nel redditometro
Qualora, invece, l’attribuzione al singolo contribuente del maggior reddito familiare accertabile dovesse avvenire con meccanismi già insiti nel nuovo redditometro, allora si potrebbero verificare contenziosi attraverso i quali i contribuenti cercherebbero di dimostrare un diverso peso del soggetto accertato nell’ambito del “consumo” e della “produzione” di reddito familiare, così da affermare una situazione fiscale a sé più favorevole. Non resta, quindi, che attendere il nuovo redditometro per comprendere verso quale delle due ipotesi si sarà orientata l’Agenzia delle Entrate.

Nessun commento:

Posta un commento