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mercoledì 28 marzo 2012

Più facile ottenere la rateizzazione da Equitalia

Con un comunicato stampa, la società di riscossione riepiloga le ultime novità in materia di dilazione
Con un comunicato stampa diffuso ieri, Equitalia ha riepilogato le principali novità in materia di dilazione, a seguito di recenti interventi normativi e regolamentari.
Innanzitutto, il comunicato sottolinea la maggiore facilità di accesso alla rateizzazione delle cartelle di pagamento. Si tratta di una modalità di pagamento apprezzata dai contribuenti, considerando che, dal 2008, è stato concesso più di un milione di rateizzazioni, per un importo che sfiora i 20 miliardi di euro (per i dati suddivisi per Regione, si veda la tabella in calce all’articolo).
Scendendo nel dettaglio delle novità, Equitalia ricorda che il DL n. 201/2011 convertito ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione: i contribuenti che dimostrano un peggioramento della propria situazione economica, infatti, possono richiedere la proroga della rateizzazione già concessa, per un periodo ulteriore e fino a 72 mesi (sei anni), purché non sia intervenuta decadenza.
Inoltre, il contribuente può chiedere rate d’importo variabile e crescente per ogni anno.
In seguito, il DL n. 16/2012, in vigore dal 2 marzo, ha stabilito che, fin dalla prima richiesta di dilazione, si può chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti anziché a rate costanti. Inoltre, Equitalia non iscrive ipoteca nei confronti di un contribuente che ha chiesto e ottenuto di pagare il debito a rate, e che, di conseguenza, non è più considerato inadempiente e può partecipare alle gare d’appalto.
Infine, per effetto del decreto sulle semplificazioni fiscali, si decade alla rateizzazione solo in caso di mancato pagamento di due rate consecutive.

Dal 2008, concesso più di 1 milione di rateizzazioni, per quasi 20 mldSul fronte regolamentare, invece, il comunicato stampa di Equitalia ricorda che la direttiva n. 7 del 1° marzo 2012 ha portato da 5 a 20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione, solo mediante richiesta motivata che attesti la situazione di temporanea difficoltà economica del contribuente che la presenta.
Quindi, non occorrono più documenti per dimostrare la situazione economico-finanziaria, che restano necessari solo se il debito supera la nuova soglia.
In relazione, ancora, all’indice Alfa, parametro prima utilizzato per ottenere il rateizzo, esso servirà solo per determinare il numero massimo di rate che possono essere concesse. Si amplia così la platea delle aziende che possono beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi non pagati.

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