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giovedì 1 marzo 2012

Nel prelievo fiscale, più peso alle imposte indirette

In base all’atto d’indirizzo del MEF, nell’attuazione della riforma fiscale l’obiettivo è spostare gradualmente l’asse e intervenire sui redditi finanziari

 Michela DAMASCO

Riequilibrio del sistema impositivo, anche con riferimento alla tassazione dei redditi finanziari, riduzione degli effetti distorsivi delle scelte degli operatori economici e graduale spostamento dell’asse del prelievo dalle imposte dirette a quelle indirette.
Questi gli obiettivi degli schemi di provvedimenti normativi che saranno predisposti nell’ambito del processo di attuazione della riforma fiscale, in base a quanto contenuto nell’atto d’indirizzo del Ministero dell’Economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2012-2014, sul quale si è posto l’accento nella task force riunita due giorni fa dal premier e Ministro dell’Economia Mario Monti, assieme al viceministro dell’Economia Vittorio Grilli e ai vertici di Dicastero e Agenzia delle Entrate, delle Dogane, del Territorio, della Guardia di Finanza e dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (A.A.M.S.).
Il Dipartimento delle Finanze – si legge nell’atto d’indirizzo – opererà per dare attuazione alle priorità politiche enunciate nell’atto del Ministro dell’Economia per il 2012 e darà il proprio contributo per il rafforzamento del governo economico dell’Unione europea, l’adozione di riforme strutturali, inclusa quella fiscale, la pianificazione e la verifica delle attività d’impulso al rafforzamento della lotta a evasione ed elusione fiscale.
In attuazione delle deleghe sul federalismo fiscale, finalizzate al passaggio dalla finanza derivata a quella autonoma, verranno effettuate analisi, studi ed elaborazioni per giungere a un’uniforme applicazione delle norme fiscali, oltre a garantire strumenti di monitoraggio e analisi dei flussi finanziari e locali, per il supporto del governo della finanza locale anche mediante la determinazione di costi e fabbisogni standard.
Per questo motivo, il Dipartimento assicurerà creazione e manutenzione di banche dati a supporto del nuovo assetto della finanza territoriale, creando in particolare la banca dati della cosiddetta “fiscalità immobiliare”.
Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, invece, ci si impegnerà in particolare nell’analisi della normativa vigente di contrasto all’uso di paradisi fiscali, per individuare, sulla base della normativa comunitaria e del diritto internazionale, misure specifiche in materia.
In base all’atto d’indirizzo, all’esame del Dipartimento saranno anche le attuali misure che comportano erosione dell’imponibile, con riferimento alle varie imposte, per razionalizzare il sistema di tassazione. Concretamente, si lavorerà a una banca dati integrata per analisi sulla fiscalità indiretta – effetti d’impatto e redistributivi – formata da una banca dati sui consumi e da una sui dati ambientali.
Inoltre, tra le riforme strutturali per favorire competitività e sviluppo, è prevista l’elaborazione del regolamento per l’uso delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione nel processo tributario, previsto dall’art. 39, comma 8, lett. d) del DL n. 98/2011 convertito e si procederà alla riduzione delle spese postali delle Commissioni tributarie con l’utilizzo della PEC per le comunicazioni alle parti processuali. Ancora, verrà supportata la ricognizione del patrimonio immobiliare della P.A. e, al fine di perseguire la modernizzazione, si punterà alla valorizzazione del merito applicando sistemi di valutazione per promuovere livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi erogati.
Sarà portato avanti il progetto per modelli di dichiarazione precompilati
In relazione, invece, agli obiettivi della gestione tributaria delle Agenzie fiscali, l’Agenzia delle Entrate, in particolare, dovrà presidiare la centralità del rapporto con il contribuente e la qualità dei servizi, semplificando gli adempimenti e proseguendo le attività inerenti al progetto per la predisposizione dei modelli di dichiarazione precompilati.
Intanto, ieri, il viceministro Grilli è tornato a rassicurare sulla volontà di abbassare la pressione fiscale, dopo che il fondo, inizialmente previsto nel decreto sulle semplificazioni fiscali, è saltato: “L’intenzione c’è – ha dichiarato – e le maggiori entrate che arriveranno dalla lotta all’evasione vogliamo ridarle ai cittadini. Il fondo non è stato fatto per una questione tecnica, appena ci sarà l’esigenza lo introdurremo”.

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