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venerdì 9 marzo 2012

Meno costi su carte di credito, conti correnti e mutui

Giuseppe Molinaro
 
Nel maxi-emendamento governativo al disegno di legge di conversione del decreto legge n. 1/2012, attualmente al vaglio della Camera, sono state inserite tre disposizioni che disciplinano rispettivamente la riduzione dei costi per l'utilizzo delle carte di credito, la gratuità delle spese di apertura e di gestione dei conti di pagamento di base destinati all'accredito ed al prelievo di pensioni fino a 1.500 euro e la libertà di scelta dell'assicurazione da stipulare in caso di finanziamento da parte di istituti di credito.
 
Meno costi sulle carte di credito
In sede di conversione in legge del D.L. n. 1/2012 sulle liberalizzazioni, è prevista l’introduzione di una disposizione, contenuta nell’art. 27, che impone all’ABI, alle Associazioni di prestatori di servizi di pagamento, al Consorzio Bancomat, alle imprese che gestiscono circuiti di pagamento ed alle Associazioni delle imprese maggiormente significative (i) di definire entro il 1° giugno 2012 e (ii) di applicare entro il 1° settembre 2012 delle regole per assicurare una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento, tenuto conto della necessità di assicurare trasparenza e chiarezza dei costi.
In particolare, nel rispetto delle regole della concorrenza, tali commissioni devono essere correlate ai costi effettivamente sostenuti dalle banche e dai circuiti interbancari che avranno il compito di distinguere le componenti di costo fisso legate all’esecuzione dell’operazione dalle componenti di natura variabile legale al valore del transatto, valorizzando il numero e la frequenza delle transazioni.
Tale norma risulta in linea con le recenti scelte governative indirizzate verso la limitazione dell’uso del contante a favore del c.d. “denaro di plastica” (carte di credito e bancomat) che dovrebbe anche favorire il contrasto a fenomeni di evasione fiscale. Ci si riferisce, in particolare, alla norma sulla tracciabilità dei pagamenti introdotta dal decreto “salva Italia”, che proibisce di effettuare pagamenti in contanti superiori ai 1.000 euro e obbliga tutti coloro che non possiedono già un conto corrente ad aprirne uno.

Conti correnti gratis per pensioni fino a 1.500 euro
Viene introdotta la gratuità delle spese di apertura e di gestione dei conti di pagamento di base destinati all’accredito ed al prelievo della pensione del titolare, per coloro che abbiano diritto a trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro mensili (da chiarire se l’importo si intenda al netto delle imposte o meno). Restano invece applicabili le commissioni su eventuali servizi aggiuntivi richiesti dal titolare.
Tale norma è tra le più contestate dal settore bancario colpito anche dalla disposizione, commentata sul Quotidiano IPSOA giorni addietro, sull’azzeramento delle commissioni sulle linee di credito concesse dalle banche che colpisce la loro attività principale rischiando di vanificare gli sforzi condotti per incrementare la disponibilità ad erogare credito, nonostante il difficile momento congiunturale.
Al riguardo, si segnala che presumibilmente tale previsione, invero di stampo piuttosto “dirigista” e poco conferente con i dettami del “libero mercato”, potrebbe essere modificata prevedendo la nullità delle previsioni contrattuali che impongono oneri commissionali solo nei casi in cui gli istituti di credito non si siano adeguati alle norme sulla trasparenza bancaria fissate dal CICR.

Libera scelta delle assicurazioni per ottenere un finanziamento
Si prevede inoltre che le banche e gli intermediari finanziari che condizionano l’erogazione di mutui o di credito al consumo alla stipula di un contratto sulla vita, devono sottoporre al cliente almeno un paio di preventivi di diversi gruppi assicurativi che non devono essere riconducibili ai citati finanziatori. A prescindere dai preventivi sottoposti, il cliente è comunque libero di scegliere sul mercato la polizza che risulti più conveniente ed il finanziatore deve necessariamente accettarla, senza poter variare le condizioni offerte per l’erogazione del credito. L’ISVAP dovrà definire i contenuti minimi del contratto di assicurazione di cui sopra.

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