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giovedì 14 luglio 2011

Manovra: scatta subito il ticket sulla sanità, arriva il contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro

Scatterà da subito il ticket sulla sanità: 10 euro sulle ricette mediche e di 25 euro per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco saranno in vigore da lunedì prossimo, cioè dall'entrata in vigore della manovra. Lo prevede uno degli otto emendamenti presentati alla manovra presentati dal relatore.
Approvazione a tempo di record del decreto legge
La norma prevede l'anticipo del ritorno del pagamento del ticket a partire dall'entrata in vigore della manovra. La copertura finanziaria che doveva garantire la sospensione del ticket fino al 31 dicembre 2011 viene quindi ridotta da 486,5 milioni di euro a 105 milioni. Alla manovra è aggiunto un pacchetto di otto emendamenti, concordati tra maggioranza e opposizione e tutti a firma del relatore in commissione Bilancio del Senato, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl). Modifiche che consentono una approvazione a tempi di record della manovra, come richiesto dal capo dallo Stato. Il Senato licenzierà la manovra domani, venerdì alle 19 si voterà la fiducia alla Camera
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Dal 5 al 10% il contributo sulle pensioni d'oro

Arriva il contributo di solidarietà del 5-10% sulle pensioni d'oro. Il testo dell'emendamento del relatore stabilisce che dal 1° agosto 2011 al 31 dicembre 2014 i trattamenti pensionistici superiori ai 90mila euro lordi annui siano assoggettati a un contributo di solidarietà pari al 5% della parte eccedente il suddetto importo fino a 150mila euro e al 10% per la parte eccedente l'importo di 150 mila euro.
Rimodulata l'imposta di bollo sui depositi titoli

Arriva anche la rimodulazione dell'imposta di bollo sui depositi titoli. In base alla proposta di modifica del relatore l'imposta con periodicità annuale sarà di 34,20 euro per gli importi inferiori ai 50mila euro, di 70 euro per quelli pari o superiori ai 50mila euro e inferiori ai 150mila euro; di 240 euro per importi pari o superiori ai 150mila euro e inferiori ai 500mila euro; di 680 euro per importi pari o superiori a 500mila euro. Dal 2013, poi, l'imposta con periodicità annuale sarà di 230 euro per gli importi pari o superiori ai 50mila euro e inferiori a 150 mila; di 780 euro per importi pari o superiori a 150mila euro e inferiori a 500mila euro e di 1.100 euro per importi pari o superiori a 500mila euro. La relazione tecnica spiega che sulla base dei dati forniti recentemente da Bankitalia risulta un numero complessivo di conti titoli di circa 22 milioni. Pertanto gli
incrementi di imposta di bollo previsti determinano un recupero di gettito su base annua di circa 97 milioni di euro annui per i primi due anni e di circa 2.525 milioni di euro per gli anni a partire dal 2013.

Cambia la clausola di salvaguardia, per il recupero dei 15 miliardi
necessari a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014, che sarebbe scattata nel caso in cui non fosse stata approvata la delega fiscale e assistenziale entro il 30 settembre 2013. Un emendamento del relatore alla manovra depositato in commissione Bilancio al Senato ribalta il meccanismo facendo scattare prima il taglio delle agevolazioni fiscali e assistenziali del 5% per il 2013 e del 20% dal 2014 che non sarà applicato qualora entro il 30 settembre 2013 sarà adottata la delega fiscale e assistenziale. Gettito atteso a regime dal 2014 pari a 20 miliardi.

Cambia la norma su bonus e stock option

L'aliquota addizionale del 10%, su bonus e stock option, che si applica alla parte dello stipendio variabile per la quota che eccede il triplo della parte fissa della retribuzione si applica ora invece direttamente a tutta la parte eccedente. Dalla norma dovrebbe derivare un recupero di gettito di 21,6 milioni (5,4 già nel 2011).

Nuovi criteri per comuni e province virtuose

Cambiano i criteri di virtuosità dei comuni per l'applicazione del patto di stabilità interno. Un emendamento del relatore alla manovra prevede che il primo di questi criteri vi sia la «convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard». Un altro criterio sarà «l'aver operato dismissioni di partecipazioni societarie». Le Province virtuose saranno escluse dal Patto di stabilità interno a decorrere dal 2012. L'emendamento del relatore inoltre prevede non più facoltativamente il bonus di 200 milioni a valere sul patto di stabilità interno per gli enti virtuosi per il 2012.

Piccoli comuni associati dal 2011

I Comuni dovranno associarsi già dal 2011 per l'espletamento di almeno due funzioni fondamentali loro spettanti dall'attuale legge. Entro il 2012 dovranno esercitare in forma associata quattro funzioni fondamentali ed entro il 2013 tutte e sei le funzioni fondamentali loro spettanti.

Anticipato al 2013 l'aggancio delle pensioni all'aspettativa di vita

Anticipato al primo gennaio 2013 (anzichè dal 2014) l'aggancio delle pensioni all'aspettativa di vita. Dal 2013, si legge nella relazione tecnica, i requisiti verranno incrementati di 3 mesi in quanto si assorbe l'incremento della speranza di vita registrato nel triennio precedente risultante superiore (4 mesi). Per i successivi adeguamenti triennali dal 2016 la stima di tali adeguamenti incrementativi triennali è pari a 4 mesi fino a circa il 2030 con successivi adeguamenti inferiori e attorno ai tre mesi fino al 2050 circa. Ciò, viene spiegato, comporta, un adeguamento cumulato ad esempio al 2050 pari a circa 3 anni e 10 mesi.

Con 40 anni di contributi le pensioni slittano di un mese

Slittano le pensioni con 40 anni di contributi per coloro che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2012. IL dato emerge da uno degli emendamenti del relatore alla manovra. Nel 2012 ci sarà un posticipo dell'uscita dal lavoro di un mese, due mesi nel 2013 e tre mesi nel 2014.
Sale al 70% l'indice di indicizzazione delle pensioni medie
Sale dal 45 al 70% rispetto al testo origianrio della manovra l'indice di indicizzazione delle pensioni medie, ammontanti a circa il triplo degli assegni minimi (attorno ai 1.428 euro al mese). Confermata la piena indicizzazione inferiori a quella soglia e l'azzeramento per quelle superiori a cinque volte il minimo, ciò di circa 2.380 euro mensili.

Privatizzazioni entro il 2013

Entro il 2013 arriverà il via libera a uno o più piani di privatizzazioni. In uno degli otto emendamenti del relatore si legge che «Entro il 31 dicembre 2013 il ministero dell'Economia, previo parere del Comitato consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni, approva su delibera del Consiglio dei ministri uno o più programmi per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici non territoriali».

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