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lunedì 16 dicembre 2013

RC auto: le novità dal 2014

Lo scorso 13 dicembre 2013 il Consiglio dei ministri ha approvato novità importanti circa l’RC auto, che confluiscono nel provvedimento sul rilancio dell'economia, che il Presidente del Consiglio Enrico Letta si è impegnato a licenziare chiedendo la fiducia alle Camere. 

Le novità sulla Rc auto sono oggetto d’esame del ministero dello Sviluppo economico dallo scorso maggio e sono state definite solo ieri.
Ecco i contenuti del pacchetto:

Scatola nera: sconto minimo del 10% e piena efficacia probatoria in tribunale - Le compagnie assicurative non avranno l’obbligo di offrire la scatola nera ai propri clienti, ma quelle che decidono di farlo dovranno praticare sconti di almeno il 10%.
Le spese di montaggio e smontaggio restano a carico dell'assicurazione, ma le spese di funzionamento, come il canone del servizio satellitare, rimangono a carico dell'assicurato.
In caso d'incidente, le risultanze della scatola nera hanno piena efficacia probatoria in giudizio; quindi, se almeno uno dei veicoli coinvolti è dotato di scatola nera, il magistrato eventualmente chiamato a pronunciarsi sull'incidente dovrebbe decidere in base ai dati registrati dal dispositivo. Di conseguenza, viene sancito il divieto di smontare, manomettere o disattivare il dispositivo, per cui ogni intervento, anche di semplice riparazione, dovrebbe essere effettuato da tecnici autorizzati dalla compagnia assicurativa.

Lista dei testimoni da stilare al momento della richiesta di risarcimento – Viene messa fine alla pratica di far comparire testimoni dell'incidente a distanza di tempo: la lista di chi dichiara di aver assistito al fatto va compilata al momento in cui si chiede il risarcimento all'assicurazione. Unica eccezione ammessa è quella relativa alle testimonianze verbalizzate dalle forze dell'ordine eventualmente intervenute sul luogo del sinistro. Nemmeno il giudice ha la facoltà di ammettere nuovi testimoni in un'eventuale causa sull'incidente. Inoltre, se il giudice riscontrasse che i testimoni sono sempre gli stessi nomi comparsi anche in altre cause, deve avvisare la Procura.

Il risarcimento in forma specifica - L'obbligo di "risarcimento in forma specifica", cioè la rinuncia del danneggiato ad ottenere denaro dall'assicurazione, viene proposto in fase di stipula di una polizza e poi l'assicurato decide se avvalersene o meno, se capitasse un incidente in cui ha ragione.

In ogni caso, accettare nella polizza la clausola di risarcimento in forma specifica darebbe diritto a uno sconto minimo, anche in questo caso fissato dal Governo, pari all’8%, che potrebbe aumentare al 12% in aree a maggior rischio di frodi che andrebbero individuate con apposito D.M.

Per far riparare il veicolo, ci si affida a un carrozziere convenzionato con la compagnia, che regola i conti direttamente con essa. Non si tratta di un vero obbligo, ma di un forte disincentivo a non avvalersene, perlomeno per chi accetta in partenza la possibilità di doversi rivolgere a un'officina convenzionata: se il danneggiato sceglie lui stesso il riparatore, riceve la stessa somma che la compagnia riconosce alla carrozzeria convenzionata.

In ogni caso, il pagamento avviene direttamente dalla compagnia al carrozziere, anche quando questi non è convenzionato. Il danneggiato riceve denaro solo nel caso in cui decidesse di non far effettuare la riparazione.

Si allungano i tempi per la perizia -
 Fino al 2012 si era stabilito che le compagnie avessero solo due giorni lavorativi di tempo per mandare un perito nel luogo e negli orari indicati dal danneggiato, per verificare i danni. Successivamente il proprietario del veicolo poteva procedere alla riparazione. Invece, il nuovo pacchetto allunga il termine a 15 giorni non festivi.

Si dovrà attendere di più prima di andare in officina. E, se il veicolo non è marciante, la compagnia vedrà aumentare i costi per risarcire il fermo tecnico (periodo per il quale l'interessato non può utilizzare il suo mezzo e spostarsi in altro modo).

Risarcimenti più lenti - 
Anche i tempi concessi alle compagnie per pagare il danno dovrebbero allungarsi con il pacchetto di novità in discussione: in caso di danni a sole cose, si passerebbe da 60 a 90 giorni. Qualora la denuncia dei danni fosse firmata da tutti i conducenti coinvolti, dagli attuali 30 si passerebbe a 45 giorni.
Questo per dare alle compagnie abbastanza tempo per effettuare concreti accertamenti antifrode: da gennaio 2012 le compagnie sono obbligate a intraprenderne e a rendere conto dell'attività svolta in questo campo, ma finora i risultati sono stati scarsi e le assicurazioni hanno attribuito ciò proprio ai tempi stretti messi a loro disposizione.

Meno tempo per le denunce - Finora il Codice civile ha sempre dato due anni per denunciare un danno dopo un incidente. Per evitare che vengano fatte denunce fasulle, il termine viene abbattuto drasticamente a 120 giorni. Il principio generale dei due anni resterebbe solo per chi, avendo riportato lesioni personali, non può fare la denuncia entro i 120 giorni.

Stop alle deleghe al carrozziere - 
Spesso il carrozziere si accorda direttamente con la compagnia di assicurazione per il pagamento e al danneggiato viene fatta sottoscrivere una cessione del credito, che egli vanta verso la compagnia per il risarcimento del danno. Questa cessione del credito viene ora vietata, per evitare che il carrozziere aumenti fittiziamente i costi.

Niente più super bonus ai clienti fedeli - Negli ultimi anni, molte compagnie hanno sviluppato una classifica interna, con classi di bonus malus agevolate ad uso interno per i clienti migliori: più fedeli e senza sinistri provocati. Per evitare questo fenomeno e quindi stimolare a ogni scadenza la ricerca di polizze più convenienti da parte degli assicurati, ora vengono abolite le classi "interne" stabilite dalle compagnie.
In generale si prospetta un ridimensionamento del peso delle classi sulla determinazione della tariffa: con il diffondersi delle scatole nere, ognuno dovrebbe vedersi attribuire una tariffa in base allo stile di guida rilevato dall'apparecchio.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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