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lunedì 6 maggio 2013

Modello 730: necessario conservare le ricevute


Necessario conservare le prove per eventuali contestazioni del Fisco, entro il 25 ottobre si potranno correggere eventuali errori

La conservazione dei documenti - Relativamente alle dichiarazioni dei redditi e con particolare riferimento al modello 730, la documentazione che attesta le detrazioni e le deduzioni deve essere conservata per un’eventuale difesa contro possibili contestazioni da parte del Fisco. Ricordiamo per la consegna del modello al datore di lavoro ora c’è tempo fino al 16 maggio (la scadenza prevista per il 30 aprile è stata spostata da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri) oppure se ci si vorrà avvalere dell’assistenza fiscale dei Caf o professionisti abilitati c’è ancora più tempo fino al 31 maggio. Per quanto riguarda le verifiche, il 2012 potrà essere controllato fino al 2017, e comunque sarà opportuno conservare tutta la documentazione ad esempio come nel caso delle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie che sono distribuite nell’arco dei dieci anni. La documentazione non deve essere consegnata al sostituto d’imposta, in quanto l’obbligo esiste solo per la presentazione al Caf o professionista abilitato, quindi sarà il contribuente che è tenuto a conservarla.

Le spese mediche - Relativamente alle spese mediche sostenute nel 2012, queste dovranno trovare supporto negli scontrini, nelle ricevute e nelle fatture che sono rilasciate dai medici o strutture sanitarie. Per quanto riguarda gli scontrini, questi dovranno riportare oltre che la natura del bene, la qualità e la quantità (c.d. scontrino parlante), il codice fiscale del destinatario. Dovranno inoltre essere conservate le ricevute o le fatture relative alle prestazioni sanitarie, i ticket per la partecipazione alla spesa pubblica o le fatture relative all’acquisto delle protesi. Vi sono poi delle prestazioni per le quali è necessario conservare anche la prescrizione medica come ad esempio per le cure termali e le cure odontoiatriche, queste ultime devono essere certificate da un medico dentista. Non vanno ad esempio conservati perché oneri senza detrazione le spese di viaggio ad esempio per i congiunti del malato o le prestazioni ospedaliere aggiuntive o altre spese di confort collegate ad esempio a un intervento chirurgico.

Le spese per la casa - Altra categoria importante di spese presenti nel 730 riguarda gli interessi passivi sugli immobili. Per tale detrazione sono richieste le quietanze di pagamento degli interessi passivi e l’autocertificazione o la documentazione attestante la residenza nell’abitazione principale. Per le ristrutturazioni invece il principale documento è la copia del bonifico. Ricordiamo che nel 2012 vi è stato un aumento dello “sconto” fiscale dal 36 al 50% fino al 30 giugno 2013, tale detrazione potrà essere esercitata in dieci quote costanti e la documentazione va tenuta fino alla decadenza del termine di accertamento della dichiarazione di riferimento. In particolare per le spese che sono ripartite in più esercizi la documentazione va conservata a prescindere dall’anno effettivo di sostenimento, fino al termine della dichiarazione che indica l’ultima quota.

La correzioni agli errori - Se ci si accorge di aver dimenticato qualche onere o reddito nel modello 730 consegnato al sostituto d'imposta, oppure anche al Caf o professionista abilitato, è possibile effettuare la correzione presentando il modello rettificativo, si determinano in pratica le circostanze che possono comportare la necessità di presentare una dichiarazione a favore o a sfavore da parte del contribuente.
La dichiarazione presentata può avere un debito d'imposta superiore al reale o un credito inferiore a quello spettante, pertanto sarà necessaria una correzione a favore del contribuente. In questo caso è possibile presentare, entro il 25 ottobre, un modello 730 integrativo, con la relativa documentazione. Il modello deve essere presentato necessariamente a un intermediario (Caf, professionista), anche se il modello precedente era stato consegnato al datore di lavoro o all'ente pensionistico. In alternativa, si può correggere la posizione presentando un modello Unico PF entro il termine previsto per la dichiarazione dei redditi correttiva (30 settembre 2013) o integrativa (entro l'anno successivo in caso di ravvedimento o entro il quarto anno successivo a quello di presentazione).

La presentazione di Unico PF –
 Se il contribuente si accorge di aver dimenticato di dichiarare dei redditi oppure di aver indicato oneri deducibili o detraibili in misura superiore a quella spettante, deve presentare obbligatoriamente un modello Unico PF, tali errori comportano sicuramente un maggior debito di imposta o un minor credito spettante.
Nella nuova liquidazione dovrà essere indicato anche l'eventuale credito risultante dall'originario modello consegnato al sostituto d'imposta. Tale somma sarà comunque rimborsata (nonostante erronea) direttamente con lo stipendio/pensione, come ordinariamente previsto.

Errori di chi presta l’assistenza fiscale – In caso di errori nel prospetto di liquidazione del modello 730 commessi dal soggetto che ha prestato l'assistenza fiscale, sarà quest’ultimo a provvedere alla loro correzione. Bisognerà rideterminare gli importi a credito o a debito per il soggetto assistito in tempo utile per consentire l'effettuazione delle operazioni di conguaglio entro il periodo d'imposta. Sarà così elaborato un nuovo modello, sul quale dovrà essere barrata la casella del “730 rettificativo”. Il Caf o il professionista lo dovranno consegnare al sostituto d'imposta affinché possa effettuare i relativi conguagli rettificati.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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