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lunedì 13 maggio 2013

IMU: acconto pari al 50% dell’imposta 2012


In attesa del decreto legge di sospensione dell’acconto IMU sull’abitazione principale, la cui emanazione è prevista per mercoledì, il Parlamento torna a interessarsi al destino dell'imposta municipale propria.
La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento all'articolo 10 del DL n. 35/2013 sui debiti Pa che impone di calcolare la prima rata del tributo immobiliare sulla base delle aliquote del 2012.
Modificando l'articolo 13, comma 13-bis del c.d. Decreto Salva Italia (DL 201/2011), la norma specifica che il versamento della prima rata (17 giugno 2013) va fatto sulla base dell'aliquota e delle detrazioni dei 12 mesi dell'anno precedente.
Ciò significa che andrà corrisposto il 50% di quanto pagato complessivamente nel 2012.

La disposizione originaria
 - La disposizione originaria prevedeva che il pagamento fosse eseguito sulla base degli atti pubblicati alla data del 16 maggio di ciascun anno nel sito del Federalismo fiscale. Solo in mancanza dell'apposita delibera comunale, avrebbe fatto fede il versamento del 2012.
L'emendamento presentato alla Camera propone, inoltre, che il saldo di dicembre sia eseguito, con eventuale conguaglio sulla prima rata, sulla base degli atti pubblicati nel sito del Federalismo fiscale alla data del 16 ottobre 2013 (anziché il 16 novembre 2013).
I Comuni avrebbero tempo fino al 9 ottobre 2013 (e non più fino al 9 novembre 2013) per inviare le deliberazioni con la variazione in su o in giù dell'aliquota sull'abitazione principale e sugli immobili diversi dalla prima casa.
Se non procederanno entro i termini, l’imposta sarà quella di un anno fa.
Così facendo essi favorirebbero di fatto i contribuenti residenti in un comune che ha già proceduto ad incrementare le aliquote rispetto al 2012, perché pagheranno meno di quanto stimato e penalizzando, d’altro canto, chi possiede immobili in un comune dove le aliquote sono state ridotte.

La nuova disposizione - Con l'articolo 10 del DL n. 35/2013 è stata completamente rivista la disciplina relativa alla pubblicazione delle delibere Imu, in funzione della tempistica dei versamenti d'imposta.
Il meccanismo per il calcolo dell’acconto IMU, prospettato con gli emendamenti, risulta piuttosto complesso, soprattutto per il pagamento della prima rata. Oltretutto, gli intermediari sono tenuti ad attendere il 16 maggio prima di provvedere al calcolo dell'imposta, alla stampa e alla distribuzione degli F24.
Le modifiche operate all'attuale formulazione dell'articolo 10 del Dl 35/13, se condivisibili per il fine posto, avrebbero potuto tuttavia essere formulate meglio.

Rinvio anche per gli immobili agricoli e i capannoni - Il rinvio del pagamento dell’acconto IMU 2013 dovrebbe riguardare anche gli immobili agricoli. Si sta inoltre intensificando il pressing per estendere, seppure parzialmente, lo stop anche ai capannoni industriali.

Le modifiche alla Tares - Vanno segnalate, inoltre, altre due modifiche introdotte da altrettanti emendamenti all'articolo 10 del DL pagamenti PA:
- l'esclusione dalla tassazione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie di tutti i locali tassabili e non solo delle aree di abitazioni civili;
- l'inclusione tra le modalità di versamento della tariffa, nonché della eventuale maggiorazione, anche le altre modalità di pagamento offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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