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mercoledì 19 settembre 2012

Euribor: il tasso che decide il “costo” del mutuo


I mutui a tassi variabili sono condizionati dal valore dell’Euribor. In questo momento i valori sono molto bassi, ma negli anni passati esso ha generato parecchi grattacapi ai mutuatari.

Il tasso che influenza i mutui – L’Euribor è un concetto caro alle famiglie italiane che hanno sulle spalle il peso di un mutuo a tasso variabile. Qualche anno fa è stato anche uno dei motivi di tanti grattacapi per via della crescita molto alta dei tassi di interesse. Euribor è l’acronimo di “tasso interbancario di offerta in euro” ed è un tasso di riferimento: ogni giorno infatti viene calcolato il tasso medio delle transazioni finanziarie tra le principali banche.

Come avviene il calcolo giornaliero? – Del panel di rilevazione fanno parte 43 banche: ognuna di esse fornisce le quotazioni del tasso che è disposta a concedere per il prestito di denaro ad altre banche primarie dell’area euro. Ogni banca ha a disposizione un panel privato in cui può inserire i dati fino alle 10:45 (Fuso orario dell’Europa Centrale) di ogni giorno in cui è aperto il “Target” (sistema trans-europeo automatizzato di trasferimento espresso con regolamento lordo in tempo reale). In caso di ulteriori segnalazioni, le banche possono usufruire di un lasso di tempo in cui hanno la possibilità di correggere le proprie quotazioni; successivamente Reuters calcola il tasso basandosi su una media arrotondata a tre cifre decimali, dopo aver però escluso il 15% più alto o più basso delle rilevazioni. La rilevazione si ritiene valida se almeno il 50% delle banche coinvolte ha inviato i propri dati attraverso il proprio panel. Dopo la rilevazione Reuters si preoccupa di pubblicare immediatamente tali dati, rendendoli visibili ai sottoscrittori.

Euribor e politica monetaria – L’Euribor quindi è un dato medio che valuta il tasso al quale le banche scambiano denaro, e l’andamento e il destino di tali tassi è legato inscindibilmente alla politica monetaria intrapresa dalla Bce: se si diminuisce il costo del denaro la politica viene detta espansiva e i tassi diminuiscono. Se invece la politica è riduttiva, i tassi si puntano al rialzo. L’Euribor è nato in concomitanza con l’Euro e ne fanno parte alcune banche italiane tra le quali sono da rammentare Intesa Sanpaolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena.

L’influenza sui mutui –
 La riduzione dell’indice dimostra che c’è incertezza nella zona euro, quindi dovrebbe essere un fattore negativo. Ma alcune note positive non mancano: quest’incertezza infatti risulta molto positiva per i mutuatari che riescono a ottenere una riduzione delle rate del mutuo se i tassi scendono. Ma i tassi dei mutui sulla prima casa non sono condizionati solamente da tale tasso: anche lo spread – cioè il margine che gli istituti applicano ai mutui – gioca un ruolo di primo piano: spesso infatti i costi possono essere maggiori anche di molto. In ogni caso, si stima che gli Euribor rimarranno sotto la quota dell’1% fino all’autunno del 2014: quindi una situazione favorevole che permarrà nel tempo per i sottoscrittori di mutui a tasso a tasso variabile, almeno fino al 2016, quando i tassi cominceranno a salire.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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