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martedì 28 agosto 2012

Start-Up più convenienti dai prossimi mesi


Il governo si prepara alla conclusione della pausa estiva mettendo in programma nuove misure per favorire l’imprenditorialità e la nascita di nuove imprese anche con a capo under 35.

Premessa – Lo sviluppo di start-up concentrate sull’innovazione dovrebbe essere uno dei punti cardine del progetto di governo per i mesi a venire fino alla conclusione del mandato. Il decreto legge che conterrebbe tali disposizioni potrebbe essere portato all’attenzione delle Camere nel mese di settembre e dovrebbe avere come punti focali anche l’agenda digitale e l’attrazione di capitali esteri da investire in Italia.

Imprenditorialità giovanile al centro – In programma anche un nuovo decreto riguardante le semplificazioni, oltre che numerose proposte per favorire sgravi e incentivi fiscali all’apertura di start-up. Di certo un punto fondamentale riveste l’interesse per le aziende con imprenditori under 35 (per i quali tra l’altro sarà possibile creare a partire da questa settimana la nuova Srl semplificata), così come il riordino degli incentivi in aggiunta alle misure già valutate, attraverso la creazione del Fondo unico per la crescita sostenibile istituito con il D.L. 83/2012.

Nuovi incentivi e chiarimenti nelle norme – Per contrastare il fenomeno avulso in Italia della sovrapposizione di norme a volte contraddittorie riguardanti gli incentivi alle start-up, il decreto crescita si era occupato della razionalizzazione permettendo il coordinamento e la linearità tra le diverse norme a riguardo, per cercar di porre fine ai dubbi e alle perplessità di coloro che decidono di investire nell’imprenditoria. Da qui a breve si attenderebbero infatti i decreti attuativi delle riforme che dovrebbero stabilire nuovi criteri operativi in grado di far luce sulle modalità di utilizzo degli incentivi. Certamente le riforme sono ripartite tra lo Stato (entro i principi fissati dall’Unione Europea) e le Regioni, le quali mettono e metteranno a punto nuove misure di sostegno per le start-up.

Arresto all’imprenditorialità giovanile – La situazione comunque continua a essere particolarmente negativa in tutte le zone d’Italia per quanto riguarda in generale l’imprenditorialità e nel particolare l’imprenditorialità giovanile che sembra aver subito un brusco arresto nell’ultimo anno. Infatti i dati dimostrano che su una “carneficina” che ha portato alla chiusura 224mila imprese in sei mesi, il 15% di esse (quindi circa 34mila) fosse guidato proprio da giovani.

Le misure in atto 
– Tra le misure che comunque a oggi possono essere annoverate nel calcolo degli aiuti e degli incentivi ci sono sicuramente dei punti fondamentali quali:
• autoimprenditorialità (con una serie di incentivi per imprese di piccole dimensioni composte da giovani tra 18 e 35 anni);
• autoimpiego (atto a favorire la creazione di ditte individuali, società di persone e di capitali con contributi a fondo perduto, ma anche con finanziamenti agevolati per spese di investimento e gestione);
• Srl semplificata (che si può costituire a partire da domani se di età inferiore a 35 anni, per imprese a responsabilità limitata con capitale ridotto);
• Fondo per la crescita sostenibile (istituito con il D.L. 83/2012 con lo scopo di agevolare la creazione di nuove figure imprenditoriali).
Autore: Redazione Fiscal Focus

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