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martedì 5 aprile 2011

Al via nuovi codici tributo, c’è anche la cedolare secca de L’Aquila

Con le ris. nn. 38, 39 e 40, istituiti codici per le somme derivanti da controlli automatizzati e per i contributi dei Consulenti del Lavoro di Latina
Cedolare secca sull’affitto di immobili in Provincia de L’Aquila, somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi (ex art. 36-bis del DPR 600/1973) e, infine, contributi dovuti dagli iscritti al Consiglio provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Latina.
Su queste tre fattispecie si è concentrata, ieri, la produzione di codici e causali contributo da parte dell’Agenzia delle Entrate, istituiti rispettivamente con le risoluzioni nn. 38, 39 e 40 del 2011. 
La novità di maggior rilievo riguarda i due nuovi codici tributo per il versamento, mediante F24, della c.d. cedolare secca del 20% – ossia l’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle annesse addizionali regionale e comunale – sulle locazioni di immobili ad uso abitativo siti nella Provincia de L’Aquila. La risoluzione n. 38/2011 interviene, così, nell’alveo della disposizione sperimentale introdotta dalla Finanziaria 2010 (L. 191/2009, all’art. 2 comma 228) e limitata alle abitazioni collocate nel territorio del capoluogo abruzzese. Oltre alla destinazione dell’immobile, che deve tassativamente risultare ad uso abitativo, per beneficiare della cedolare secca è necessario che il contratto sia a canone convenzionale e che sia stato stipulato da persone fisiche “che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione”.
Istruzioni applicative in merito a modalità e scadenze erano già state fornite dall’Agenzia con un provvedimento datato 1° marzo 2010, secondo cui il pagamento della cedolare secca deve avvenire negli stessi termini previsti per il versamento a saldo dell’IRPEF relativa al 2010, con possibilità di corresponsione rateale e di eventuale compensazione.
Codice “1616” per la trattenuta a seguito di assistenza fiscale
I nuovi codici tributo, da utilizzare in sede di compilazione del modello F24, sono:
- “1828” per il versamento dell’imposta sostitutiva in autotassazione;
- “1616” per la trattenuta a seguito di assistenza fiscale: qualora i contribuenti optino per l’assistenza fiscale da parte di professionisti abilitati, CAF o sostituti d’imposta, ai sensi del citato provvedimento 1° marzo 2010 l’imposta sostitutiva viene infatti trattenuta.
Il pagamento della cedolare secca nell’aquilano non è, però, la sola novità sul fronte della riscossione. Con la risoluzione n. 39/2011, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha istituito 22 codici tributo per consentire il versamento delle somme dovute a seguito delle comunicazioni inviate ex art. 36-bis del DPR 600/1973, ossia quelle derivanti dal controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi. In particolare, si tratta dei codici tributo dal n. “9880” al n. “9898”, e dal n. “9597” al n. “9599”, i quali – spiega l’Agenzia – potranno essere utilizzati da coloro che, ricevute le comunicazioni e il modello F24 precompilato, preferiscono versare soltanto una parte dell’importo complessivo richiesto con il codice tributo “9001”. Inoltre, accanto ai nuovi codici tributo, la risoluzione indica (“per semplificare i riscontri dei contribuenti”) il codice tributo per il versamento spontaneo.
Da ultimo, la risoluzione n. 40/2011 ha istituito la causale contributo “LT00”, denominata “Consulenti del Lavoro - Consiglio provinciale di Latina”, per permettere agli iscritti al relativo Ordine il versamento, tramite modello F24, dei contributi spettanti al Consiglio provinciale. Il documento fa seguito alla convenzione siglata lo scorso 17 febbraio fra Agenzia delle Entrate e Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, con cui è stato regolato il servizio di riscossione di tali contributi associativi. Per i Consigli provinciali che hanno aderito all’accordo, le causali contributo erano già state istituite con la ris. 24 del 3 marzo 2011. L’adesione del Consiglio provinciale dell’Ordine di Latina è però arrivata soltanto il 14 marzo, da cui la necessità di un’ulteriore risoluzione.
Si ricorda che, in sede di compilazione del modello, nel campo “codice ente” va indicato il codice “0005”, mentre il campo “codice sede” dev’essere valorizzato indicando la sigla della Provincia di iscrizione all’Albo, segnata sul sito dell’Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.gov.it/) nella “Tabella T2 - sigla delle province italiane”.
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