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martedì 15 marzo 2011

I controlli delle Entrate sbarcano su Facebook

Entro una settimana gli accertamenti verranno operati a livello centrale, per ottenere informazioni su presunti evasori, anche mediante i social network
Entro una settimana l’attività di accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria si effettuerà anche mediante i social network. Lo si è appreso ieri, a margine dell’inaugurazione della nuova sede regionale dell’Agenzia a Trieste. Il direttore delle Entrate Attilio Befera aveva annunciato la possibilità alcuni giorni fa, quando aveva dichiarato che il tanto atteso nuovo redditometro “potrebbe essere pronto per metà aprile e riguarderà i redditi del 2009”.
In questo modo, l’Amministrazione finanziaria farà proprio il modello già adottato da diversi Stati americani, a partire dalla California, dove però l’attenzione alla privacy è alta: lì, ad esempio, gli ispettori non possono usare false credenziali pur ottenere “l’amicizia” dei presunti evasori e accedere alle loro pagine personali.
Gli accertamenti verranno operati a livello centrale, al fine di reperire informazioni su presunti evasori: la scelta rientra tra le azioni promosse per rendere sempre più efficace il controllo sui contribuenti, che negli ultimi tempi hanno coinvolto sempre di più le nuove tecnologie.
L’obiettivo è anche instaurare un nuovo dialogo con i cittadini
L’obiettivo è però anche – come ha spiegato ieri il direttore vicario delle Entrate Marco Di Capua – quello di utilizzare Facebook e altri social network per instaurare un nuovo dialogo con i cittadini, puntando ad aprire una sorta di sportello on line: “Per necessità, abbiamo puntato prima di altri sull’innovazione tecnologica. Abbiamo l’esigenza di utilizzare strumenti d’avanguardia per rendere un servizio sempre più efficace al contribuente”.
In riferimento a Facebook, per Di Capua “un’amministrazione non può chiudersi: l’Agenzia vuole essere vicina in termini di assistenza al contribuente. Lo sportello web Civis è già stato fatto per i professionisti e non è da escludere un’evoluzione importante anche nel mondo dell’assistenza ai contribuenti”.
Non c’è però il rischio di invadere la privacy dei contribuenti, “seguendoli” in questo modo? “Al di là della figura un po’ mitica da Grande fratello, c’è attenzione al reddito consumato e viene usato ogni strumento che possa condurre ad avere informazioni, si chiami Facebook o sia un registro o l’iscrizione a un circolo esclusivo. L’ottica rimane quella di focalizzare l’attenzione su come il soggetto spende, non per il fatto che spende, ma per vedere se ha dichiarato”.
Sull’azione a contrasto dell’evasione fiscale è tornato ieri, a Trieste, anche il direttore delle Entrate Attilio Befera: “Nel 2010 – ha spiegato – abbiamo lavorato bene, ottenendo circa 10 miliardi di euro, da tutti i tipi di controlli. Questo è stato un contributo importante per la tenuta dei conti pubblici. Il 2011 conferma il trend: in particolare, abbiamo dato un colpo significativo alle compensazioni delle imposte in frode e questo ha avuto un grande effetto sull’IVA netta”.
Sul fronte delle imposte dirette, Befera ha evidenziato “una tenuta significativa, considerando la situazione generale del Paese. Il problema è che, se l’evasione vale 100 miliardi e ne abbiamo recuperati 10, e di questi solo una parte è strutturale, la strada da fare è lunga”.
Sempre ieri, Dipartimento delle Finanze, MEF e Ragioneria generale dello Stato hanno diffuso il Rapporto sulle entrate tributarie relativo al gennaio 2011. In base ai dati diffusi, il 2010 ha chiuso con un aumento delle entrate al netto delle una tantum di poco sopra lo zero (+0,3%), a quota 403 miliardi.
Nel mese di gennaio, inoltre, le entrate tributarie evidenziano una crescita del gettito rispetto a quello registrato nello stesso mese del 2010 (+1.114 milioni, pari al +3,3%). Le imposte del bilancio dello Stato registrano una variazione positiva (+982 milioni, pari al 3,2%). In particolare, per quanto riguarda le entrate tributarie del bilancio dello Stato (competenza giuridica), è significativo il buon risultato dell’IRE (+3,2%), per effetto dell’incremento delle ritenute sui lavoratori dipendenti e autonomi, e dell’IVA (+3,5%), mentre è in flessione l’IRES (-26,1%). Bisogno però ricordare l’assenza, nel mese di gennaio, di particolari scadenze fiscali e di versamenti di importo rilevante.
In crescita sostenuta anche i ruoli incassati, che nel mese evidenziano un incremento di 195 milioni (+54,5%).
Risulta invece in lieve flessione l’andamento delle imposte degli enti locali, che registrano una variazione negativa di 50 milioni (-3,1%) e quello delle poste correttive, che segnalano uno scostamento di -13 milioni (-1%).
L’andamento è ritenuto sostanzialmente in linea con le previsioni 2011 contenute nella Decisione di Finanza Pubblica presentata il 29 settembre 2010.
 

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