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mercoledì 17 ottobre 2012

Legge di Stabilità – Come cambiano detrazioni e deduzioni - Prima Parte


La revisione delle deduzioni e detrazioni con effetto retroattivo (vale a dire che le modifiche riguarderanno la prossima dichiarazione dei redditi Unico 2013 – 730/2013) prevede l’introduzione di una nuova franchigia di 250 euro e di un tetto massimo detraibile di 3.000 euro. Il loro effetto combinato non permetterà di ottenere sconti con piccole uscite, tuttavia le variazioni riguarderanno solamente i redditi complessivi superiori a 15.000 euro.

Le deduzioni e le detrazioni
È opportuno ricordare che le deduzioni e le detrazioni sono delle agevolazioni concesse al contribuente nell’ambito della compilazione della dichiarazione dei redditi.
Nello specifico:
æ  le detrazioni d'imposta costituiscono una serie di sconti fiscali per alcune spese che sono ritenute meritevoli di incentivo o di tutela. La detrazione è uno sconto applicato direttamente all'imposta lorda, generalmente nella misura del 19% della spesa sostenuta. Attualmente gli sconti sono soggetti a diversi limiti a seconda delle voci interessate;
æ  una spesa che è deducibile invece, riduce il reddito imponibile da assoggettare all’Irpef. Le deduzioni, di fatto, sono le spese che possono essere sottratte al reddito totale, comportando per il contribuente un beneficio.

Deduzioni e detrazioni nella nuova Legge di Stabilità

Secondo quanto riportato nel testo di legge sulla Stabilità per il 2013 approvato dal Governo, viene introdotta nello specifico:
æ  una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef;
æ  per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità di 3.000 euro.

Le voci escluse
Le uniche voci escluse sono le detrazioni che riguardano i carichi di famiglia, le detrazioni per lavoro dipendente, e quelle per le ristrutturazioni e il risparmio energetico, per le quali non riguarda nemmeno il tetto dei 3mila euro.
Fuori dal tetto massimo dei 3.000 euro, vi sono inoltre le spese sanitarie, che però si vedono raddoppiare la soglia di accesso a 250 euro rispetto agli attuali 129 euro.

Dalla franchigia sono esentati i seguenti costi:
æ  quelli sostenuti dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida;
æ  quelli sostenuti per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti.
Costi che tuttavia non è possibile "ammortizzare" integralmente, in quanto rientrano nel tetto massimo di tremila euro introdotto per le detrazioni.
Il tetto del 3.000 euro avrà un'efficacia piuttosto ampia in quanto saranno bloccate molte spese che oggi è possibile "scaricare" al 19%.
Per esempio, gli interessi passivi sui mutui contratti per acquistare la prima casa, le spese veterinarie, le spese funebri sostenute nel caso della morte di familiari, le spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria dei figli e quelle per la pratica sportiva degli under 18, i premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, le erogazioni liberali in denaro a favore dello Stato, così come di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro che svolgono o promuovono attività di studio, ovvero le erogazioni liberali in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche.

L’effetto della franchigia
L'effetto della franchigia cambierà a seconda delle dimensioni delle diverse spese a cui il Fisco riserva un occhio di riguardo. La franchigia per le deduzioni non si applicherà, in ogni caso, ai contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e a quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza (compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi).
Ad essere esclusi saranno anche i contributi versati alle forme pensionistiche complementari, i contributi e premi versati alle forme pensionistiche individuali e alcune altre spese.



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