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venerdì 17 febbraio 2012

Manovra Monti: le novità sul bollo per i conti bancari

Il Decreto Salva Italia ha introdotto nuove norme sulle imposte di bollo di conti bancari e altri strumenti finanziari. Ecco i nuovi provvedimenti: dall’esenzione del bollo sulle giacenze inferiori a 5 mila euro alla “mini patrimoniale” sulle rendite finanziarie.

L’articolo 19 della manovra firmata Mario Monti introduce delle importanti novità relative alle marche da bollo su strumenti e prodotti finanziari. Cominciamo dai conti correnti bancari, i prodotti di risparmio in assoluto più diffusi tra gli italiani: a partire dal 2012 scomparirà l’imposta di bollo (attualmente pari a 34,2 euro) sui conti con giacenza inferiore ai 5 mila euro. Si tratta di un provvedimento introdotto per andare incontro ai titolari di pensioni minime o sociali, che dal 2012 saranno pagati tramite bonifico (sopra i 500 euro) e non più in contanti e saranno dunque costretti ad aprire nuovi conti correnti, che saranno esenti da imposta di bollo.

Le famiglie che hanno conti correnti più “ricchi” (con giacenza superiore ai 5 mila euro) continueranno a pagare l’imposta di bollo pari 34,2 euro. Si tratta di una tassa in vigore dal 1972, che si applica al rendiconto annuale sia dei conti bancari che di quelli postali. Non è invece del tutto chiaro cosa accadrà ai conti deposito, che non vengono esplicitamente nominati nel testo della manovra. E’ possibile che i conti deposito vengano equiparati ai conti correnti (come avvenuto finora) e che continuino dunque a prevedere il bollo da 34,2 euro.

Se le fasce economiche più disagiate saranno sollevate dal pagamento del bollo, le aziende piccole e grandi dovranno invece subire un rincaro su questa imposta: i conti correnti intestati a “soggetti diversi dalle persone fisiche” dal 2012 pagheranno un bollo annuale di 100 euro, al posto dei 73 euro attuali (applicati fino al 31 dicembre 2011).

Il Decreto Salva Italia sancisce l’addio al “super bollo” ideato la scorsa estate dall’ex ministro Tremonti, eliminando a partire dal 2014 il tetto massimo per la mini patrimoniale che colpirà gli investimenti finanziari. Dal 2012 tutti gli strumenti e i prodotti finanziari (fondi, polizze, titoli e così via, compresi i buoni postali fruttiferi) pagheranno una tassa annuale pari all' 1 per mille del loro valore di mercato, che nel 2013 salirà all' 1,5 per mille. Il nuovo super bollo avrà un valore minimo pari a 34,2 euro, ma non prevede alcun tetto massimo. Si salvano dalla mini patrimoniale soltanto i buoni postali fruttiferi con un valore di rimborso inferiore a 5 mila euro, i fondi pensione e i fondi sanitari.

Un’ulteriore novità riguarda la tassa sulle attività finanziarie detenute all' estero da “persone fisiche” residenti in Italia. Anche per gli investimenti all’estero è prevista una tassa dell’1 per mille nel 2012 e dell’1,5 per mille nel 2013, cui si aggiunge l’applicazione retroattiva dell’1 per mille sugli investimenti effettuati nel 2011. Questa tassa sarà calcolata sul valore di mercato, nel luogo dove i capitali sono detenuti “anche utilizzando la documentazione fornita dall' intermediario estero”. Gli italiani che già versano una tassa patrimoniale nel luogo in cui detengono gli investimenti potranno dedurla dalla nuova tassa “fino a concorrenza del suo ammontare”.

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