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giovedì 11 settembre 2014

1.10.2014: CAMBIANO ALCUNE NORME SUI VERSAMENTI CON MODELLO F24 - ULTERIORI CHIARIMENTI

Dal 1° ottobre 2014 non si potranno più pagare in banca o in posta deleghe cartacee con saldo a zero.

Il Decreto Irpef, D.L. n.66/2014, ha introdotto novità importanti per i pagamenti dei modelli F24, che entreranno a regime dal 1° ottobre prossimo. La prima conseguenza è che non si potrà più pagare in contanti, con assegni bancari o circolari, con vaglia cambiari, con bancomat oppure con assegni e vaglia postali o carta Postamat, F24 sopra i 1.000 euro o F24 con compensazioni.

Per effetto delle disposizioni introdotte dall’art. 11 del D.L. 66/2014, dal primo ottobre 2014 il pagamento dei tributi potrà essere effettuato mediante il modello F24 cartaceo (presso banche, Poste italiane, Equitalia) solo da soggetti persone fisiche, che debbano versare un saldo pari o inferiore a € 1.000, senza alcuna compensazione.
In tutti gli altri casi è necessario utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) o delle banche/Poste (Home banking o Cbi); l’uso dei servizi telematici di banche o poste è inibito nel caso in cui il modello presenti un saldo a zero (debito completamente assorbito dal credito) per effetto di compensazioni; in tal caso si potranno utilizzare solo i servizi Entratel o Fisconline.

Le persone fisiche, che non vogliono sostenere ulteriori oneri per delegare a terzi intermediari (commercialista, consulente del lavoro, ecc.), il pagamento dei propri F24, dovranno entro il 1° ottobre 2014, aprire un conto corrente e richiedere alla banca o alla posta il servizio di home o remote banking o addirittura identificarsi a Fisconline, il servizio internet delle Entrate che consente di compilare e spedire gli F24 telematici (F24 web, F24 online).
Questo è l’unico modo per pagare deleghe con saldo superiore a 1.000 euro o F24 che presentano un credito d'imposta in compensazione, anche parziale.
In alternativa al pagamento effettuato direttamente, il contribuente potrà affidarsi a un intermediario abilitato Entratel, che tramite l’applicativo dell'F24 cumulativo, potrà effettuare i versamenti on-line addebitandoli sul proprio conto corrente.
Il limite dei 1.000 euro va inteso con riferimento al saldo finale del singolo F24 e non alla somma di tutti gli F24 da versare nell'anno ovvero alla singola imposta da versare nel singolo F24.
Il 16 ottobre 2014 scatteranno le nuove regole per la scadenza del versamento del primo acconto Tasi (per i Comuni che non hanno deliberato entro il 31 maggio 2014 e devono provvedervi entro il 10 settembre 2014, con pubblicazione nell'apposito sito www.finanze.it entro il 18 settembre 2014).
Poi il 31 ottobre toccherà ai contribuenti che hanno rateizzato il versamento di Unico e il 1° dicembre per la rateizzazione di Unico e il versamento del secondo acconto 2014, per finire il 16 dicembre con il versamento del saldo 2014 di Tasi e Imu.
Per ridurre il saldo a debito dell'F24 sotto i 1.001 euro e per continuare a pagare in contanti, con assegno o bancomat (se non vi sono compensazioni), naturalmente si possono utilizzare gli appositi bollettini postali per pagare l'Imu (decreto 23 novembre 2012) e la Tasi (decreto 23 maggio 2014).
Inoltre, è possibile dividere per la stessa scadenza, l'F24 da pagare in più modelli con saldo finale pari o inferiore a mille euro. Lo spezzettamento dell’F24 può agire su più codici tributo o dividendo l'importo di un unico codice tributo su più modelli.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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